FIBA Nazionali
Tornik'e Shengelia

La FIBA e il problema delle nazionali

Le finestre delle nazionali, nel calcio, fanno storcere il naso a chiunque (sottoscritto compreso). Ma i malati del pallone di cuoio forse non sono a conoscenza del circo a cui si assiste ogni anno nel basket FIBA.

Eventi che si sovrappongono

E’ la settimana della finestra per le nazionali. I cestisti di mezza europa sono già carichi per gli impegni con le rispettive rappresentative. Ma, c’è un grosso ma. I calendari della FIBA e dell’Eurolega si sovrappongono, costringendo giocatori, allenatori e club a dover scegliere un evento rispetto all’altro. Un problema enorme di organizzazione e comunicazione tra eventi sotto l’egida della stessa federazione, unico nello sport, con ripercussioni che colpiscono tutto il sistema. Ancor più inspiegabile è come la finestra di febbraio non abbia la stessa sovrapposizione, dividendo (com’è giusto che sia) gli impegni, cruciali per la qualificazione ai prossimi europei FIBA da una parte e per le ultime partite di regular season di Eurolega dall’altra. Mentre a ogni novembre si presenta lo stesso problema. Ma perché? Se lo chiedono da anni anche i protagonisti che scendono in campo…

Non ci si può sdoppiare

Va da sé che chi è impegnato con gli impegni di Eurolega non riesce a rispondere presente alla chiamata delle rispettive nazionali, che spesso devono fare a meno dei loro giocatori più importanti. Ad esempio, l’Italia, per la partita valevole per la qualificazione agli europei del 22 novembre 2024, deve fare a meno di quasi tutte le sue punte di diamante: da Melli a Mannion, passando per Ricci, Tonut, Polonara, Pajola, Procida, Spagnolo, Diouf, Flaccadori, Caruso, Sarr. Tutti impegnati con i club in Eurolega. Per la partita del 25 novembre, tuttavia, alcuni proveranno a scendere in campo con la canotta azzurra.

I problemi sono evidenti in tutta Europa e riguardano tutti i club impegnati nella massima competizione continentale e tutte le nazionali. Il Real Madrid ha permesso a Mario Hezonja di partire per la sua Croazia, ma ha trattenuto Facundo Campazzo che voleva prendere parte al ritiro con la sua Argentina. Entrambi i blancos hanno espresso sui social il loro diasppunto per la situazione che si viene a creare ogni anno a novembre, com’è giusto che sia. Ergin Ataman, il coach del Panathinaikos, non ha potuto prendere parte al match di Eurolega perché è anche il CT della Turchia. Non solo: ha portato con sé Cedi Osman, suo giocatore sia nel club greco che nella nazionale.

Il Grand Tour tra nazionale e Eurolega di Shengelia

E se qualcuno volesse, cascasse il mondo, prendere parte sia agli impegni di club che a quelli della nazionale? Questo è il caso di Tornik’e Shengelia, cestista georgiano della Virtus Bologna. Mercoledì 20 novembre ha giocato più di 30 minuti in Eurolega; poi, al termine della partita, ha preso il volo per la Finlandia dove il giorno dopo è sceso in campo con la Georgia, giocando anche lì quasi tutti i minuti disponibili. Ricapitolando, in 24 ore e con due maglie diverse, ha giocato a Bologna e a Espoo: 67 minuti, 47 punti, 12 rimbalzi e 8 assist in totale. Ma non è finita qui: domenica prenderà parte a un’altra partita della sua Georgia, poi tornerà a Bologna il giorno dopo per poi partire di nuovo in direzione Parigi per incontrare con la sua Virtus la sorpresa più grande dell’Eurolega.

Il problema delle finestre nazionali FIBA secondo i coach

Abbiamo già parlato del caso Ataman, fumantino allenatore del Panathinaikos e della nazionale turca. Proprio lui si è espresso duramente sulla concomitanza dei calendari. “È davvero divertente e ne parlo da cinque anni. Quando la nazionale ha una partita, allo stesso tempo i migliori giocatori hanno partite nei club? Ditemi voi, in quale altro sport esiste una situazione del genere?“, ha dichiarato Ataman, uno dei personaggi più colpiti dal problema che si ripresenta puntualmente ogni anno. Andrea Trinchieri, il coach dello Zalgiris Kaunas, si è invece espresso così: “Questa situazione è un disastro per tutti. Se dai un giocatore alla Nazionale, perdi un’arma della tua squadra e potresti perdere la partita. Se non lo dai, stai togliendo un’arma alla Nazionale che potrebbe perdere la partita.

La discussione va avanti da anni, ma non c’è ancora stato nessun miglioramento. E dire che entrambe le competizioni (Eurolega e qualificazioni all’europeo) sono controllate dalla stessa federazione, la FIBA.

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